L'usura: che cos'è
L'usura è il reato che commette chi, sfruttando il bisogno di denaro di un altro individuo, concede un prestito chiedendone la restituzione a un tasso d'interesse superiore al cosiddetto "tasso soglia" consentito dalla legge.
Alla base di un rapporto usurario c'è dunque, da una parte, una necessità stringente di denaro e, dall'altra, un'offerta che può apparire come una facile e rapida soluzione per chi si trova in difficoltà.
L'usuraio, che spesso viene considerato da chi ha ormai tutte le porte chiuse, un “amico” che offre aiuto e fiducia, ben presto rivela la sua precisa e cosciente volontà perversa e pervertitrice: nel disegno da lui premeditato l'“aiuto” diviene una sabbia mobile finanziaria ed economica in cui si entra con la fiducia di chi si libera da grossi disagi ma in cui si resta invece irretiti, perché sempre più coinvolti e travolti.
L'usura generalmente non uccide, ma condanna a lunghe agonie, coinvolgendo sia la vittima, in un sistematico e diversificato “peccare”, sia i familiari, quando ne vengono a conoscenza e tentano soccorsi “impossibili” con compromessi di carattere morale e finanziario. Le implicazioni partono da quelle interpersonali e si ampliano in relazioni tra organizzazione malavitosa e persona, costretta alla fine, non solo a sostenere i gruppi criminali, dotandoli di “onnipotenza finanziaria”, ma anche ad aggregarsi alla malavita, come manovalanza o con altre collaborazioni compromettenti.